Europa — 31.03.20

Emergenza Covid-19: linee guida della Commissione europea in materia di libera circolazione

Per contrastare la diffusione dell’epidemia Covid-19, la Commissione europea ha sottolineato più volte la necessità di adottare un approccio comune che massimizzi l'impatto delle misure nazionali.

Primo atto in tal senso sono state le Linee Guida del 16 marzo, che hanno disposto la restrizione temporanea dei viaggi non essenziali verso l'Ue, a cui è seguito l'invito dei capi di Stato o di governo a rafforzare le frontiere esterne, con una restrizione temporanea coordinata dei viaggi non essenziali verso l'Ue per 30 giorni.

Ieri, 30 marzo, la Ce è tornata ad esprimersi con due nuovi provvedimenti. Il primo, Linee guida sull'attuazione della restrizione temporanea sui viaggi non essenziali verso l'Ue, fornisce indicazioni alle autorità di frontiera per attuare restrizioni temporanee, agevolare il rimpatrio dei cittadini Ue e per problemi di visto.

Le restrizioni alla libera circolazione imposte dai singoli Paesi membri dovranno essere derogate sulla base di criteri oggettivi e non discriminatori. Così si legge nel secondo provvedimento Orientamenti relativi all'esercizio della libera circolazione dei lavoratori durante la pandemia di Covid-19, che invita gli Stati membri a facilitare gli spostamenti dei lavoratori transfrontalieri, soprattutto del personale medico e sanitario e di altre categorie di lavoratori  per i quali è considerata essenziale la libera circolazione ( settore alimentare, trasporti, assistenza a bambini e anziani, vigili del fuoco, agenti di polizia...) 

Questi provvedimenti rispondono alle richieste dei leader dell'Ue e alle preoccupazioni di cittadini e imprese. La Ce continuerà a identificare le migliori pratiche, da estendere agli Stati membri, per consentire di svolgere senza ostacoli ingiustificati le occupazioni ritenute essenziali.

Per ulteriori chiarimenti consulta le Faq della Ce.